Uno dei classici italiani, l'acqua pazza (letteralmente acqua pazza) è un modo tradizionale napoletano di cuocere il pesce in camicia, le cui origini risalgono al Medioevo. In origine, a causa dell'elevata tassa sul sale, che all'epoca era una merce non disponibile, i pescatori locali erano soliti preparare l'acqua pazza facendo cuocere il pescato del giorno in acqua di mare. Questo semplice brodo era aromatizzato semplicemente con un po' di olio d'oliva e pomodori, se erano a portata di mano. Nel tempo, la ricetta si è evoluta e l'acqua pazza è diventata un piatto molto ricercato lungo tutta la costa italiana, particolarmente popolare tra i turisti sull'isola di Capri durante gli anni '60. Oggi, oltre a vari pesci bianchi come spigola, merluzzo, persico e halibut, gli ingredienti utilizzati per preparare questa zuppa leggera ma sostanziosa includono in genere pomodorini o pomodorini ciliegini, finocchio, olive, peperoni, sedano, carote e talvolta anche capperi. Aromatizzato con olio d'oliva, vino bianco, aglio e prezzemolo, il delizioso brodo viene versato sul pesce. Un tempo l'acqua pazza era un alimento base per i poveri, ma oggi è ottima se inzuppata nel pane e abbinata a qualche vino bianco italiano leggero.
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